Personaggi

I personaggi sono tutti abitanti di Monsanto che con le loro storie fanno pulsare di vita le strade della loro contrada. Verranno scritti tutti come protagonisti di un romanzo fiabesco a volte drammatico, a volte dark, ma sempre con delicatezza e cura nei dettagli. Le loro schede saranno pagine di un diario personale, o lettere che loro stessi hanno scritto chissà a chi. Saranno confessioni sincere e sentite.

Saranno l’anima fotografata attraverso un espediente epistolare. Troverete le informazioni sul passato, sulle relazioni significative, sulla personalità, sui desideri e sulle ambizioni che caratterizzano i protagonisti di cui sceglierete di indossare i panni. Inoltre scoprirete il titolo di una canzone che per qualche motivo l’autrice o l’autore collega al personaggio che ha progettato per voi.

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Teaser funzionali

Presenteremo i ruoli disponibili attraverso un teaser funzionale, ossia una descrizione dettagliata sul tipo di gioco, sui temi e sui consigli legati al personaggio specifico. Potrete così scegliere cosa giocare in base ai vostri gusti. I personaggi saranno divisi tra chi parte per la guerra e chi rimane in paese e verrà segnalato il sesso assegnato. Anche la generazione di appartenenza verrà indicata tramite quattro categorie che descrivono come il personaggio appare: giovane, età adulta, senior e indifferente.

Dopo la vostra scelta - che vi chiediamo di mantenere segreta - e l’assegnazione dei vari ruoli, questi verranno infine pubblicati con il loro vero nome, la famiglia di appartenenza e un teaser che descrive come il personaggio viene visto dall’esterno, qual è la sua facciata, divulgando informazioni note a tutti.

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Chi parte e chi resta

I protagonisti del nostro evento per un certo tempo di gioco saranno divisi in due gruppi e vivranno due esperienze diverse e parallele. Quasi tutti gli uomini vivranno la partenza per la guerra e le conseguenze di quel viaggio.

Questo gruppo interpreterà come la guerra cambia le persone quando queste si avvicinano troppo. Quando ci si immergono. Quasi tutte le donne invece rimarranno in paese e per non farlo morire saranno promotrici e responsabili di profondi cambiamenti, dettati dal riflesso della guerra e dalla necessità di continuare a vivere in un qualche modo.

Sono due esperienze diverse, un fattore che potrebbe incidere sulla vostra scelta del personaggio. Per questo motivo, e non solo, lasceremo la possibilità a tutti di scegliere se interpretare un personaggio maschile o femminile a prescindere dal proprio genere.

Qualunque sia la vostra scelta, chiederemo l'impegno a creare un costume esteticamente coerente, senza cadere in archetipi o parodie del genere scelto. Al momento dell'iscrizione potrai scegliere il genere del personaggio che vuoi interpretare.

Gruppi


Come in ogni piccola contrada che si rispetti la famiglia è il nucleo sociale su cui si poggia la comunità. Il nostro paesino Monsanto è frazionato da cinque famiglie, ognuna con la propria anima, ognuna con le peculiarità che si merita. Vi presentiamo questi gruppi di gioco attraverso una breve descrizione.

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Alfieri

Si dice che la famiglia Alfieri sia nata ancor prima di Monsanto. Alcuni credono che addirittura un loro avo abbia posto la prima pietra del convento. Del resto, da che tutti ne hanno memoria, il paese è sempre stato quasi una loro proprietà, reggendosi non solo sulle loro spalle, ma soprattutto sulle loro tasche.

Fanno tanto vanto della loro posizione altolocata, che non hanno mai voluto mescolare il loro puro sangue con quello di altre famiglie. Chi è solito volare così in alto costringe tutti gli altri a tenere lo sguardo alzato con le bocche aperte. Le lingue così libere danno origine a molte maldicenze. Una su tutte è sulla gestione del paese. Non è certo un segreto che da tre generazioni il ruolo apicale del sindaco sia nelle mani degli Alfieri. Quel che è oscuro è come l'abbiano ottenuto e mantenuto. Per la famiglia Salestri invece parrebbe essere tutto molto chiaro.

Eppure, anche se ad un occhio poco attento possono apparire altezzosi, chi ha avuto la fortuna di entrare in casa Alfieri e di legarsi a loro, che sia per chiedere un favore o per prestare il proprio servizio, sa che la loro parola ha la stessa valenza dell'oro che custodiscono, ed è perciò preziosa. Hanno infatti il costume di sancire ogni patto, ogni promessa, ogni impegno offrendo la moneta che portano nella scarpa, a chi stringe loro la mano, segno di un vincolo che difficilmente potrà essere sciolto. Già, gli Alfieri camminano sui soldi, perché è così che Dio ha lastricato la loro via!

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Iovine

Se uno Iovine è presente in un conciliabolo, nato per diletto o per qualcosa di più serio, state pur certi che quel cittadino di Monsanto avrà qualcosa da dire su qualsiasi tema verrà toccato. A torto o a ragione, non parlerà per partito preso, ma perché avrà di sicuro letto qualcosa sull’argomento. Se per molti il denaro è la virtù più alta, per la famiglia Iovine non c’è nulla che possa pareggiare il valore della conoscenza.

Lo studio e la cultura sono il sangue di cui si nutrono le loro vene. Sono ben allenati alla curiosità e al ragionare su quello che apprendono. C’è chi in passato ha insultato un giovane Iovine, paragonandolo ad una capra belante per la sua favella continua e saccente. Oggi quel giovane è il medico di Monsanto a cui tutti si rivolgono per chiedere consiglio. Le febbri avrebbero portato via molti concittadini se non ci fosse stato il pronto intervento di questa famiglia.

Forse sono fra i pochi che vedono le cose da altri punti di vista: ad esempio per tutti i bravi credenti di Monsanto il vino è espressione di santità, per loro invece è un elisir di chiarezza. Prima di ogni decisione infatti non mancano mai di berne un sorso, affinché le nebbie del dubbio si diradino. Del resto non è forse questo il senso della frase ‘in vino veritas’?

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Chiossa

A Monsanto è bene sapere, prima di sedersi al tavolo, chi si sta sfidando a carte. Se è qualcuno della famiglia Chiossa l’esito della partita sarà sicuramente a suo favore. Quella famiglia ha sempre un asso nella manica. I Chiossa sono da sempre poveri, ma quello che difettano in denaro, lo compensano in furbizia. “Non ti fidare di un Chiossa”. “Non pensare siano stupidi”. “Stai attento a dare un compito ai Chiossa perché troveranno il modo di farlo fare a te!”.

Questi sono alcuni consigli che si sussurrano per le vie di Monsanto, specialmente nella taverna. Quel che di loro stupisce, oltre alla innata astuzia, è la salute di ferro di cui godono. C’è chi sospetta che tale condizione favorevole sia merito della loro tradizione famigliare perché suggerita dal Diavolo in persona. Dal più piccolo al più grande dei Chiossa, ognuno di loro possiede un fagiolo, custodito gelosamente, che ogni sera mettono in un bicchiere d'acqua. Così credono di rigenerare la loro forza e la loro vitalità.

Le malelingue del paese si dividono in due posizioni: c’è chi afferma che ci sia lo zampino diabolico e chi invece considera questa buona cagione una ovvia conseguenza della loro allergia al lavoro. Il lavoro nobilita l’animo dicono i saggi, ma ai Chiossa non interessa elevarsi in quella maniera. Per la felicità a loro basta un fagiolo, dell'acqua e tanta furbizia. Come biasimarli!

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Molinari

Avete mai trovato ristoro all'ombra di una vite? Udito il basso fruscio delle ampie foglie che come mani amorevoli carezzano l'aria? Avete osservato come i suoi rami nodosi si avvinghino con forza a ciò che li circonda, offrendo ricchi frutti a chi conosce la sua natura? Così è la famiglia Molinari. Affonda le proprie modeste radici in un terreno avaro di ricchezze, ma grazie alla propria tenacia ha saputo trarre la linfa vitale per nutrire ognuno dei suoi membri. Come robusti rami si estendono solidi nella comunità, restando indissolubilmente legati al tronco originale, uniti dal sangue e dal nome, fortificati dall'unione famigliare.

Tra tutti i concittadini di Monsanto, i Molinari sono quelli che considerano la famiglia come un dono divino e perciò prezioso. Infatti non esiste aneddoto scritto, o tramandato verbalmente, che parli di un litigio tra di loro. Del resto si sa che i panni sporchi si lavano in casa, e forse è per questo che sono proprio loro a gestire la lavanderia del paese. La tradizione dei Molinari prevede che ogni membro abbia in cura un ramo a cui la sua esistenza è legata. Se il ceppo piantato nella terra di famiglia si spezza o si rinsecchisce vuol dire che la malasorte sta bussando alla porta. Ad ogni modo il ciclo della vita va rispettato: per i Molinari la morte è concime per i nuovi rami.

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Salestri

Un membro della famiglia dei Salestri lo si può riconoscere dal suo dito indice pronto a redarguire chi si allontana dalla strada maestra. Anche i suoi occhi si distinguono dagli altri, perché in quello sguardo brilla fervente la fiamma della morale. Da che si ha memoria i Salestri sono i custodi dell’etica di Monsanto, e infatti da generazioni le badesse del convento portano il loro cognome. Se per alcuni quel ruolo è visto come fonte di potere, per questa famiglia è invece un dovere a cui non può tirarsi indietro. Tutti i Salestri infatti vengono cresciuti ed educati con la consapevolezza di essere le persone giuste per guidare il paese. E per questo le cronache di Monsanto sono piene di racconti sulle controversie tra i Salestri e gli Alfieri. Tuttora una loro lite non sorprende nessuno.

Un altro tratto distintivo di questa famiglia è il drappo rosso che tutti portano legato alla cintola: un tessuto che ostentano con orgoglio. Se quel paramento mostra tanti nodi, significa che chi lo indossa ha compiuto molte buone azioni e la saggezza regna sovrana nella sua mente. Ma solo il più saggio fra i Salestri, ossia colui o colei che ha il drappo più aggrovigliato, può decidere chi si merita un nuovo nodo. E così tra di loro si giudicano e chiacchierano di rivalsa, di sdegno e di doveri dalle ragionevoli prospettive. Chiacchierano e giudicano. Continuamente.

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Costumi

Il Diavolo e l'Acqua Santa vuole rappresentare un villaggio sospeso nel tempo, dove l'eco della Storia è solo un sussurro. L'evento si svolge ad inizio Novecento: scegliete linee semplici e tinte neutre, che richiamino il gusto nostalgico dei tempi andati. In questa bacheca Pinterest potete trovare ispirazioni per i vostri acquisti e per gli outfit.

Per i costumi femminili consigliamo una gonna lunga dal taglio rettangolare, molto semplice, abbinata ad una camicia, un grembiule e un fazzoletto per la testa. Le donne di estrazione più elevata potranno scegliere tinte più colorate (rosso, viola, verde) e linee leggermente più ricche: alla camicia potrebbe accostarsi un corpino o una giacchetta, il grembiule va via e viene sostituito da una gonna leggermente drappeggiata. In convento la monaca indosserà un abito bianco o nero e un velo per coprire i capelli, mentre le donne potranno scegliere di accostarlo liberamente al proprio abito da popolana. In taverna, inoltre, le donne più lascive si concederanno ampie scollature e corsetti a vista.

Per gli abiti maschili suggeriamo pantaloni scuri, da accompagnarsi ad una camicia bianca ed un paio di bretelle. Agli uomini che partiranno per la guerra, inoltre, consigliamo scarpe comode e resistenti. A quest'ultimi lo Staff fornirà alcuni elementi di costume aggiuntivi che identifichino la divisa militare.